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Comitato RSA – Un nuovo incarico

Per disposizione legislativa della Regione Toscana, su iniziativa dell’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana, in data 11 maggio 2023 si è tenuto presso la sala convegni della “Residenza Sanitaria Assistita – RSA – MARTINI” di Anghiari il primo incontro per l’elezione del costituendo Comitato di rappresentanza famiglie degli ospiti.

Il nostro governatore era stato precedentemente invitato assieme ai familiari degli ospiti e alle altre associazioni paesane, e nell’occasione si è dichiarato disponibile a far parte del Comitato stesso. Nella successiva riunione del 7 giugno 2023 il governatore è stato nominato all’unanimità presidente del nuovo organismo. Il governatore ha deciso di assumersi per il primo triennio di competenza questo nuovo incarico, in aggiunta a quello di per sé già impegnativo riguardante la gestione della Misericordia.

Perché ha accettato? Ha accettato mosso soprattutto dal contenuto dei compiti citati nel nuovo regolamento della RSA. Sotto molti aspetti, le funzioni alle quali è chiamato il nuovo coordinamento della RSA attingono in profondità alle radici cristiane sulle quali nasce e cresce l’attività della nostra Misericordia. Ne accenniamo di seguito una breve sintesi:

  • Promuovere e realizzare concretamente la partecipazione di ospiti, familiari, mondo associativo e reti sociali territoriali alla organizzazione della vita comunitaria;
  • Fornire al Responsabile della Struttura suggerimenti e proposte per il miglioramento delle attività e del programmi,
  • Verificare la qualità delle prestazioni dal punto di vista degli utenti, dei loro familiari e di soggetti terzi coinvolti,
  • Effettuare analisi e valutazioni del bisogni relazionali degli ospiti con il coinvolgimento delle famiglie,
  • Controllare il regolare andamento delle attività, con particolare riferimento al rispetto dei contenuti del regolamento.

Queste linee guida, di per sé, non sono sufficienti a chiarire la profondità e la portata dell’impegno richiesto, né tantomeno fanno trasparire l’aspetto morale che svela le motivazioni che hanno spinto il nostro governatore ad accollarsi questo nuovo onere. Per fare ciò, è necessario ricordare quali siano gli “ospiti” ai quali sono rivolti gli sforzi e gli impegni richiesti: sono gli anziani della nostra comunità, i malati, i non autosufficienti dal punto di vista fisico e spesso anche sotto il profilo mentale. In definitiva sono quelli che papa Francesco ci invita a non abbandonare: sono gli “scarti”, le persone più deboli, a volte anche sole e senza il conforto di una famiglia alle spalle. Ed allora una Misericordia non può esimersi dall’uscire dall’ordinarietà delle proprie attività, ma deve accettare anche di imboccare strade nuove per portare aiuto ai più fragili della nostra comunità.